Testa a testa nella Western Conference: Minnesota contro Denver!

L'imminente rientro di Jimmy Butler sembra potersi contrapporre allo strapotere cestistico di Nikola Jokic, dando vita ad un inteso rush finale in vista della postseason

Simone Romani
04.04.2018 14:56

L'aria dei Playoffs è ormai alle porte e di coseguenza, le franchigie d'elite dell'Ovest si preparano ad affrontare al meglio una postseason quanto mai incerta dopo gli innumerevoli colpi di scena che hanno caratterizzato la Western Conference in questa soprendente regular season. Al contrario dei pronostici, gli Houston Rockets hanno conquistao il 1° posto nella classifica generale a discapito dei campioni in carica, i Golden State Warriors, lasciandosi alle spalle una tanto efferata quanto costante lotta per la conquista delle utlime 2 posizioni nella griglia di partenza dei PO. Tra la  posizione in classifica, passando per l'8 spot (posizione che equivale all'ultimo posto disponibile per la postseason) e la 9° posizione, il margine di vittorie utile per entrare nei Playoffs e di solamente 1.0, ovvero una sola partita percentuale. 

Nonostante l'ingombrante presenza dei New Orleans Pelcians (ad oggi la squadra che occpua l'ultimo spot utile alla qualificazione), il confronto principale sembra essere, grazie alle ultime partite prefissate dal calendario NBA, quello tra i Minnesota TImberwolves (ad oggi 7° forza dell'ovest) e gli arrenbanti Denver Nuggets (prima realtà escuolsa al momento dai PO). Avendo ancora due scontri diretti da disputare, gli uomini di coach Michael Malone sono pronti a sorprendere i T-Wolves grazie ad un importante rush finale. Se allora è vero che "gli alligatori escono a lungo andare nella palude della Western Conference", il giovane branco guidato dal rientrante Jimmy Butler, dovrà ora mostrae la propria forza nel confronto diretto con la franchigia del Colorado.

Partendo dalla squadra che occupa la 7° posizione, ovvero i T-Wolves, questo duello potrebbe riservare per loro delle brutte sorprese. Dopo la perdita di un signor giocatore come Jimmy Butler, che in questa stagione ha contribuito con una media di, 22.2 punti, 5.0 assist e 5.4 rimbalzi, aggiungendo le 1.9 rubate, che lo rendono il giocatore con le mani più veloci della lega, i Minnesota Timberwolves hanno subito una brutta caduta. Certo non tutto è stato perso visto che un Karl-Anthony Towns, in grande spolvero, ha salvato il salvabile in più di una situazione. 

Con l'imminente ritorno di Jimmy Butler, che sembra aver superato alla grande l'infortunio, la fase difensiva della franchigia del Minnesota potrebbe tornare sui canoni imposti da coach Tom Thibodeau. Proprio quella fase difensiva che ha fatto la differenza, ora viene chiamata in causa per serrare i ranghi in questa folle corsa, dove Denver sembra essere lanciata a piena velocità d'intenti. Proprio lo stesso Butler che contro Denver si esalta, come dimostrano i suoi 32 punti, 4.5 assist ed 1.5 rubate, potrebbe dare lo sprint decisivo per allungare le distanze, nei due scontri diretti che mancano.

Dall'altro lato, i Denver Nuggets non sono di certo rimasti a guardare. Con la vittoria di martedì sera, contro gli Indiana Pacers per 107-104, si sono avvicinati ulteriormente, facendo scattare gli allarmi. La forza nascosta, che poi così nascosta non è visto le dimensioni, dei Nuggets risiede totalmente in Nikola Jokic. Il pivot serbo di origini, sta affrontando la sua migliore stagione NBA, dove oltre i 30 punti, 6 rimbalzi, 7 assist e 4 rubate effettuati nella partita odierna, ha finalmente bussato con cattveria nell'olimpo dei grandi.

Infatti se questi Denver Nuggets si trovano solamente a un passo dalla zona Playoffs, il merito va in parte, se non tutto, proprio al giocatore serbo. Certo Paul Millsap, che ormai orbita nella lega da tanto tempo, ha dato il suo solito e sostanzioso contributo, ma Nikola Jokic sembra veramente appartenere ad un'altro livello. Nelle ultime cinque partite, delle quali tre sono state vittorie, il centro di 2,11 cm per 113 kg, ha fatto registrare 26.2 punti, 11.6 rimbalzi, 6.0 assist, 1.6 stoppate ed 1.6 rubate a partita. I numeri confermano come il giocatore numero 15 ha letteralmente fluttuato da una parte all'altra del campo, mettendo la sua firma in ogni azione, difesivaoffensiva che fosse. 

Insomma se queste sono le premesse, la sfida che vedra due ulteriori scontri, nelle rispettive Arene, il 6/4 ed il 12/4 segnatevi le date, si farà più ardua che mai. Perchè da un lato i Minnesota Timberwolves cercheranno di difendere la loro posizione, con il roster finalmente al completo. Mentre i Denver Nuggets sfrutteranno il vento tra le loro vele per provare il definitivo attacco. Il risultato non potrà che avere un'eccesso di scintille, anche perchè non dimenticate che nel mezzo c'è Anthony Davis con i suoi New Orleans Pelicans, ed anche lui non ha voglia di scherzare.

Commenti

I SIGNORI DELLA NBA: Michael Jordan
Oklahoma City Thunder: che succede a Paul George?