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Jokic ed i Nuggets sulle orme di Nowitzki ed i Mavericks

Se Joker dovesse condurre Denver al titolo, sarebbe sicuramente annoverato allo stesso livello del fuoriclasse tedesco.

Roberto Andreoli
16.04.2021 13:47

Quando l’anno scorso i Denver Nuggets si trovavano sotto 3-1 nella serie contro Utah non c’è persona che avrebbe puntato sulla loro rimonta con conseguente accesso alle semifinali di Conference. Non contenti hanno deciso di stupire il mondo intero con la vera sorpresa dei playoffs della passata stagione eliminando i LA Clippers guidati da Kawhi Leonard e Paul George, i quali erano dati come sicuri finalisti a Ovest.

Quest’anno complice il fatto che sono una delle squadre che è rimasta più compatta sul mercato venivano finalmente considerati come una contender per l’anello. Tutto questo fino a poche notti fa quando il ginocchio di Jamal Murray, uno capace di segnare per ben due volte 50 punti in una serie di playoffs tirando con il 50 da tre di media, ha ceduto. Senza dubbio si tratta di uno scossone molto forte per gli equilibri della squadra, però non sarebbe giusto ridimensionare subito le ambizioni della stessa.

È giusto ricordare come il numero 15 dei Nuggets sia uno dei giocatori più talentuosi e determinanti della intera NBA. Ebbene si, Nikola Jokic rappresenta la grande speranza di una postseason brillante per la franchigia di Denver.

Nella storia della più importante lega di basketball al mondo è piena di squadre che hanno vinto il titolo da sfavorite o comunque non godendo dei favori del pronostico. È molto interessante come la situazione della compagine del Colorado ricordi quella dei Dallas Mavericks di Dirk Nowitzki della stagione 2010/11. Il principale fattore che accomuna le due squadre è che tanto quei Mavs come i Nuggets di oggi sono guidate da due superstar europee.

Dirk era già considerato un fuoriclasse assoluto, ma l’anello fu la coronazione di una carriera fantastica che gli permise di essere inquadrato come uno dei migliori di sempre nel suo ruolo e il protagonista assoluto di una delle cavalcate più incredibili di sempre al titolo. Se Joker dovesse riuscire nella stessa impresa sarebbe sicuramente annoverato allo stesso livello del fuoriclasse tedesco.

Oltre a questo c’è una discreta similitudine tra i due roster dove Nikola oggi, tanto quanto precedentemente Dirk, si trovano circondati da giocatori non di primissimo livello, ma comunque solidi e molto validi dal punto di vista difensivo e atletico. Proprio la difesa era la chiave dei campioni Texani, mentre in fase offensiva tutto girava intorno alle magie del numero 41 e il suo magnificente tiro in allontanamento.

Per fare questo erano giocatori come Jason Kidd, Shawn Marion e Jason Terry a giocare un ruolo fondamentale con la loro versatilità ed esperienza che li portava ad essere estremamente funzionale al gioco del team, andando poi ad aggiungere una mano nella fase offensiva soprattutto nelle fasi più delicate.

Nei Nuggets queste funzioni le si possono rivedere in Aaron Gordon, Will Barton e Micheal Porter Jr. dove tutti e tre sono ottimi difensori atletici in grado di accettare ogni cambio e in fase offensiva di dare un ottimo contributo. Senza dimenticare anche Paul Millsap che già l’anno scorso si è rivelato un role player fantastico da playoffs.

Al netto dei punti di forza di Denver, il problema più grande è sicuramente rappresentato dalla concorrenza che mai come quest’anno è numerosa e di livello assoluto. Ad oggi ci sono sicuramente franchigie più attrezzate con un numero di All-Star maggiore, per esempio le due di LA che partono come ogni anno con i favori del pronostico.

Altra grande minaccia è rappresentata dai Phoneix Suns di Chris Paul, Devin Booker e Ayton, senza contare la vecchia conoscenza degli Utah Jazz molto più solidi nella regular season in corso e i soliti Dallas Mavs guidati da Luka Doncic, o gli stessi Portland Trail Blazers di Damian Lillard.

Tutto questo prima delle eventuali Finals contro presumibilmente i Nest o i 76ers, entrambe squadre costruite per vincere. Tutto ciò per dire che sarebbe giusto indicare Jokic al livelli di Dirk in caso riuscisse in questa vera e propria impresa. Anche il fenomeno tedesco dovette sconfiggere squadre molto più attrezzate della sua, su tutte i Miami Heat dei Big Three nelle Finals del 2011.

Ora non resta altro che aspettare e vedere se  Joker si prenderà il suo posto nell’Olimpo del basketball NBA.

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