NCAA & Draft

Il Mock Draft di GazzettaNBA (seconda parte): chi sceglie chi?

Ecco la seconda parte della previsione stilata da gazzettaNBA sull'imminente Lottery Draft in programma questa sera

Guido Boldoni
15.05.2018 21:17

Dopo aver introdotto nel corso del pomeriggio la 1° parte del Mock Draft stilato da GazzettaNBA, ecco a voi le restanti 5 scelte ancora da svelare per completare la fantomatica top10 dei Rookie più ricercati dai Gneneral Manager NBA. Nonostante l’assenza di DeAndre Ayton, Luka Doncic e Marvin Bagley III, pronti ad occupare le prime 3 posizioni dell’annuale selezione, la classifica dei restanti talenti presenti al Draft 2018 di certo non tende a sminuirsi anzi, con goni probabilità la tanto ricercata Steal of The Draft potrebbe trovarsi proprio tra questi interessanti profili cestistici:

6 ° scelta: Chicago Bulls – Trae Young

Per un periodo della regular season si parlava più di lui che di Stephen Curry, un caso nazionale per i suoi numeri da capogiro e soprattutto per il suo talento che in NCAA è sembrato senza confini. In questa stagione negli Oklahoma Sooners, ha messo insieme 27.4 punti di media, 3.9 rimbalzi e 8.7 assist, numeri che non possono essere ignorati da una squadra in fase di ricostruzione alla ricerca di un playmaker.

Trae Young come si può immaginare è paragonato a Stephen Curry e la sua infallibile vena realizzativa, sarebbe utile come l’oro a una squadra come i Chicago Bulls, realtà ancora alla ricerca di una vera e propria quadratura del backcourt dietro le certezze rappresentate da Bobby Portis e Lauri Markkanen nel frontcourt titolare della Windy City. Inoltre la possibile accoppiata con Kris Dunn potrebbe garantire a coach Fred Hoiberg, un interessante mix di atletismo ed imprevedibilità cestistica utile a creare una variabile di talento nella gestione della palla nella fase offensiva della propria squadra

Oggi sarebbe pronto per partire in quintetto ma quanto sarebbe in grado di mantenere altissimi standard di rendimento anche in NBA? La soluzione offerta da Chicago appare ottimale proprio in virtù delle possibili difficoltà riscontrate dal giovante talento in un campionato lungo e persistente come quello della National Basketball Association.

7° scelta: Sacramento Kings – Wendell Carter Jr.

Altro lungo in questo Draft ricco di talentuosi “big man”,Wendell Carter Jr. è un giocatore incredibilmente concreto ed efficace pur riserbando ancora degli aspetti tattici da migliorare.

13.5 punti, 9 rimbalzi e 2 assist di media a partita per questo freshman dei Duke Blue Devils, potrebbero far comodo ai Sacramento Kings, non proprio la franchigia migliore da consigliare ad un rookie fino a qualche mese fa. Grazie alle doti fisiche sarebbe l’alter ego perfetto di Willie Cauley Stein anche se con maggiori abilità di tiro e una difesa leggermente meno sviluppata rispetto all’attuale centro titolare.

La vera scommessa è rappresentata dalla possibile intesa con Bogdan Bogdanovic (giocatore dal grande Q.I. cestistico che potrebbe favorire i compiti dell’ex baluardo dei Blue Devils) e dalla congeniale accoppiata con Buddy Hield e De’Aaron Fox, due giovani point-guard che andrebbero a sposarsi perfettamente con le caratteristiche fisiche e tattiche in possesso di Wendell Carter Jr.

La possibilità di forare un giovane asset di talento su cui basare il proprio pick ‘n roll appare dunque come una insperata novità per i Kings, pronti a creare un vero e proprio flusso di gioco dopo le singole prestazioni offerte nel corso dell’ultima regular season dai tanti giovani presenti tra le fila dei californiani.

 

8° scelta: Cleveland Cavaliers – Mohamed Bamba

I Cleveland Cavaliers devono sfruttare al meglio la scelta ottenuta dai Brooklyn Nets e nonostante tutti si aspettassero potenzialmente una top 5 probabilmente non sarà così. Mohamed Bamba rappresenta un prospetto veramente interessante, pivot intelligente e moderno: in assoluto che più di tutti si avvicina alle caratteristiche in possesso da Joel Embiid tra i lunghi presenti.

Centro moderno con un ampio range di tiro e tecnica di base sopraffina, deve necessariamente aggiungere massa alla proprio fisico e migliorare la forza per poter essere subito pronto contro i pivot di maggiore esperienza. Anche in questo senso ricorda molto Joel Embiid e forse il confronto con Ayton non sembra poter sussistere proprio per le spiccate caratteristiche fisiche del prodotto da Texas Univerity. Il centro dei Philadephia 76ers ha costruito la sua incredibile struttura nei due anni di stop, Ayton ad esempio, sembra fisicamente più vicino all’ Embiid di oggi, al contrario di Mohoamed Bamba.

Proprio per far fronte a quest’evidente carenza, il giovane pivot si è unito a Kevin Garentt in un allenamento personalizzato che possa lenire le carenze fisiche di Bamba, permettendo al ragazzo di farsi trovare pronto nel momento del proprio esordio così da avvalorare i 12.9 punti per partita, 10.5 rimbalzi e le 3.7 stoppate garantite quest’anno alla propria realtà collegiale.

 

9° scelta: New York Knicks – Mikal Bridges

L’eroe di Villanova è un giocatore prima di tutto completo, la prima ala piccola di talento nel Draft 2018 è un giocatore che potrebbe, non senza sorprese, scalare posizioni nella notte delle scelte.

Realizzatore intelligente e prezioso uomo squadra, deve migliorare il fisico e aggiungere chili per essere un difensore efficace in NBA. Ala piccola dalle spiccate qualità nel ball handing, potrebbe rappresentare la vera Steal of the Draft del 2018. A New York avrebbero tremendamente bisogno del suo talento e guardando le alternative, nessun altro giocatore nella seconda metà della lottery sarebbe un fit perfetto quanto Mikal Bridges.

Il connubio con il leggendario coach di Villanova, Jay Wright ha prodotto i risultati sperati ed oggi, Mikal Bridges (17.7 ppg, 4.3 rpg, 1.6 apg, 1.4 spg e 0.9 bpg in questa stagione), sembra pronto ad affrontare a testa alta il proprio esordio in NBA. L’accoppiata con Trey Burke sembra poter finalmente riaccendere le luci del Madison Square Garden.

10° scelta: Philadelphia 76ers – Kevin Knox

Anche Kevin Knox, cosi come Mikal Bridges, necessita di una evidente crescita muscolare ma le spiccate doti realizzative dell’ex ala piccola dei Kentucky Wildcats (15.6 ppg, 5.4 rpg, 1.4 apg e 0.8 spg in questa stagione), potrebbero spingere i Philadelphia 76ers a scegliere Knox per creare una continuità tattica nel famoso The Process in atto nella Città dell’Amore Fraterno.

Kevin Knox potrebbe dunque aggiungersi a Markelle Fultz nell’apprendistato da coach Brett Brown, pronto a dare il proprio contributo nel sostituite Robert Covington e Marco Belinelli nella produzione di punti dall’arco dei 3 punti, garantendo al contempo il necessario atletismo per crearsi delle comode soluzioni dentro l’area avversaria. L’arma principale? Ovviamente il fidato fadeaway e le varie conclusioni derivanti dal taglio del lato debole, la specialità dell’attacco dei Wildcats insomma.

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